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Le nuove bomboniere solidali di Fondazione Banca degli Occhi brillano di una luce speciale, quella che nasce da una materia viva che pulsa a 1.100 gradi centigradi, da cui emergono creazioni fragili e delicate uniche al mondo, create dai mastri vetrai di Murano e destinate a sostenere la ricerca sulle malattie oculari.

Quella delle bomboniere solidali è ormai più che una tendenza: porcellane e argenti stanno sempre più lasciando il campo, nelle ricorrenze familiari, a segni meno dispendiosi ma densi di significato, spesso al prezzo di rinunciare all’oggetto di pregio lasciato in ricordo del matrimonio o del battesimo, a vantaggio di pergamene, doni simbolici o piccoli messaggi. Ma il progetto ideato da Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus e Consorzio Promovetro Murano, unico gestore del Marchio Vetro Artistico® Murano, ha l’obiettivo di mettere insieme qualità e solidarietà, senza dover rinunciare al prodotto artigianale, da donare in ricordo a parenti e amici a sostegno di un fine nobile come il supporto alla ricerca contro le patologie più rare e complesse dell’occhio. Qualità, ma soprattutto un’origine precisa, garantita dal Marchio Vetro Artistico® Murano che certifica la provenienza degli oggetti e rende ancora più unico il ricordo ad esso legato, perché garantisce che un pezzo di storia millenaria entri nelle nostre case.

Provengono infatti proprio dalle fornaci e dai laboratori dell’isola di Murano gli oggetti regalo che quest’anno Fondazione Banca degli Occhi, centro di riferimento regionale per trapianti di cornea e centro di ricerca sulle cellule staminali oculari, propone come segni solidali da consegnare nei momenti della vita più felici: bomboniere per matrimoni, nascite, battesimi e ricorrenze, oltre a gadget natalizi il cui ricavato andrà a sostegno del lavoro dei ricercatori di Fondazione.

«Abbiamo scelto di sposare la missione di Fondazione proponendo alle nostre aziende concessionarie del marchio l’idea di sostenere la ricerca e il lavoro di chi proprio qui nel veneziano, a pochi passi da noi, cerca una soluzione alle più complesse malattie oculari. E già i primi mastri vetrai si sono fatti avanti partecipando con entusiasmo» conferma Luciano Gambaro, Presidente del Consorzio Promovetro Murano, ricordando che il Consorzio è sensibile ad iniziative di tipo solidale, come ad esempio in occasione del recente recupero post-sisma dei lampadari del Comune di Sant’Agostino in Emilia Romagna.

«Che cos’è l’arte del vetro se non gioco di luce, arte delle forme e del colore, materia preziosa per gli occhi? Desideriamo ringraziare il Consorzio Promovetro Murano e le aziende concessionarie del marchio Vetro Artistico® Murano– afferma il Direttore di Fondazione, Diego Ponzin – che nel solco di un’arte millenaria hanno voluto partecipare al sostegno ai nostri progetti di ricerca». Un’arte che oggi può diventare un simbolo e un mezzo di sostegno importante anche per chi non vede che sfuocato, distorto o in bianco e nero, e attende un sostegno concreto per riscoprire la gioia di vedere.

 per maggiori informazioni, visitate il sito https://www.fbov.org/