Si è svolto ieri sera, a Palazzo da Mula a Murano, il seminario MARCHI E DESIGN: difendere e capitalizzare la creatività, organizzato dalla Camera di Commercio di Venezia e dal Consorzio Promovetro Murano.
Un’occasione per le aziende di Murano e di Venezia per approfondire tematiche legate alla difesa della propria attività e della propria produzione.
La Camera di Commercio di Venezia ha illustrato tramite il vice segretario Avv. Mario Feltrin e le dott.sse Chiara Tagliaferro e Alessandra Padovan i servizi che l’ente è in grado di offrire alle imprese, in ambito di tutela della proprietà industriale, soffermandosi in particolare sul servizio offerto alle aziende di ricerca di anteriorità gratuita e successivo incontro di assistenza legale in materia di marchi e brevetti e sulle agevolazioni previste a riguardo.
Grande importanza invece è stata data dall’intervento dell’avv. Mauro Albertini alla presenza di un marchio collettivo di origine per il vetro di Murano in grado di affiancare e rafforzare i marchi aziendali, in grado di tutelare con maggiore forza ed efficacia i prodotti muranesi. L’esistenza infatti del marchio della Regione del Veneto Vetro Artistico® Murano, consente alle stesse aziende di Murano di tutelare maggiormente i propri prodotti rispetto a prodotti spacciati come tali favorendo al contempo i rapporti con i clienti stessi o i potenziali clienti data la garanzia di origine insita nel marchio stesso.
È seguito l’invito alle aziende presenti, da parte dell’Avv. Fabrizio Seno, a proteggere i propri prodotti o linee di prodotto e le proprie realtà produttive con gli strumenti messi a disposizione dalla Camera di Commercio quali la registrazione dei marchi e dei modelli.
Ma l’intervento che ha suscitato maggiore interesse in quanto momento di confronto e scambio di esperienze è stato quello del maestro liutaio Giorgio Grisales in rappresentanza del Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona.
Una realtà, la liuteria, di nicchia, un’eccellenza del Made in Italy e dell’artigianato artistico italiano, per moltissimi aspetti analoga a quella del vetro di Murano.
Un settore con le stesse problematiche legate ad una contraffazione africa casinos e massificazione spinta dei propri prodotti (Cina ed est asiatico), ad una frammentazione dei laboratori artigiani (secondo la prima ricerca del CERSI sulla liuteria nel novembre 2009 erano presenti 147 botteghe per un totale di 185 addetti) ma al contempo con una localizzazione ben definita delle attività (Cremona).
Un artigianato promosso e tutelato del Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona con il supporto della Camera di Commercio di Cremona e della Regione Lombardia che sostengono il Consorzio nelle proprie attività di promozione all’estero e di tutela, anche legale.
Un Consorzio che svolge attività di promozione e sta percorrendo strade affini a quelle intraprese dal Consorzio Promovetro Murano, come la gestione e promozione a livello internazionale di un marchio di origine ed il riconoscimento del proprio sapere quale bene intangibile dell’UNESCO. Ricordiamo a tale proposito che nel 2012 la liuteria, dopo molti anni, ha ottenuto tale riconoscimento ed è entrata ufficialmente nella lista rappresentativa dei beni intangibili dell’UNESCO, mentre la lavorazione del vetro di Murano, tramite il Consorzio ha avviato l’iter di candidatura nel 2010.
Incontro che ha sancito anche l’avvio di una collaborazione tra i due Consorzi volta a studiare forme sinergiche di promozione e tutela delle due eccellenze artigianali nel mondo.
“Ringrazio la Camera di Commercio di Venezia – afferma il Presidente del Consorzio Promovetro Murano Luciano Gambaro – per la disponibilità e la sensibilità dimostrata a trattare questi temi e per le opportunità offerte alle nostre aziende per proteggere la propria creatività. Incontro sicuramente interessante e dai molti spunti e risvolti operativi utili per le imprese.”
“Sono entusiasta – prosegue il Presidente -di aver conosciuto il Consorzio Liutai “Antonio Stradivari” di Cremona una realtà analoga alla nostra con le stesse problematiche e che sta puntando al marchio di origine ed al riconoscimento UNESCO come strumento di tutela prioritario ed imprescindibile per il futuro delle due nostre attività e culture. “